Matera, città del cinema. Un cinema di qualità fatto in casa, dove emerge la professionalità di attori, registi e filmakers che continuano ad investire e a raccogliere premi e riconoscimenti in giro per l’Italia. Un esempio? Clorofilla film festival, Grosseto, Toscana. Sabato scorso, nel Parco della Maremma si è svolta la cerimonia di premiazione delle produzioni in gara. Risultato: il Rabdomante, diretto dal regista Fabrizio Cattani e auto-prodotto dalla società materana Bluvideo ha ottenuto ben tre riconoscimenti. Il Rabdomante, in uscita nelle sale a settembre e ambientato in Basilicata, è stato premiato come miglior film mentre Pascal Zullino, attore materano autore della sceneggiatura ha vinto il premio come miglior attore. Al film lucano è andato anche il premio speciale assegnato da Johnny Palomba, che si occupa di recensioni cinematografiche per la casa editrice Fandango. Il Rabdomante affronta il tema dell’acqua e narra la storia di un’amicizia nata tra un quarantenne con il dono della rabdomanzia e una giovane donna dell’Est in fuga. Questa la motivazione ufficiale che ha portato a premiare il Rabdomante come miglior pellicola al Clorofilla film festival di Grosseto. Al film è stata riconosciuta “la capacità di raccontare temi forti con leggerezza e partecipazione e per aver affrontato un argomento importante con il tono della commedia tratteggiando due figure pure come i paesaggi fanno da sfondo al film”. Da Grosseto a Matera, dove sono in corso in questi giorni le riprese del nuovo lavoro scritto dal regista di Bluvideo Geo Coretti. Si chiama “il vaso di Pandora”, è una commedia all’italiana e anche questa volta è un materano, Nando Irene, il protagonista principale della storia, questa volta nei panni di un professore di archeologia. La mafia, l’amore, gli studi archeologici sono i temi affrontati nel nuovo lavoro interamente girato nella città di Matera e nelle immediate vicinanze del centro cittadino. Nel cast, oltre a Nando Irene, altri due attori particolarmente apprezzati nel panorama cinematografico e teatrale italiano. Si tratta di Maria Pia Autorino, l’assistente che si innamora del professore di archeologia e Maurizio Nicolosi, che diventa il boss del posto. Sul grande schermo Maria Pia Autorino si è fatta apprezzare in film di successo come “La seconda notte di nozze” di Pupi Avati, “Fata Morgana” di Pavlos Tasios, “Lavorare con lentezza” di Guido Chiesa mentre in tv ha ottenuto popolarità per la partecipazione alla fiction Il giudice Mastrangelo, andata in onda su Canale 5. Prestigioso anche il curriculum artistico di Maurizio Nicolosi: partecipazioni a produzioni televisive come “La Piovra”, “Distretto di Polizia” e “Carabinieri” e attore in “Storia di una capinera” di Franco Zeffirelli”, “La lupa” di Gabriele Lavia e “Salvatore” di Gian Paolo Cugno. Le riprese del Vaso di Pandora, partire sabato scorso, termineranno nella prima metà di settembre. Il regista Geo Coretti, coadiuvato da Tony Notarangelo, ha già diretto alcune scene in via Piave, in via S. Cesarea, all’interno del ristorante Stano mentre oggi la troupe si è trasferita al palazzo Acito, nel Sasso Barisano. La scena da girare era una conferenza stampa indetta dal sindaco della città, interpretato dall’eclettico Saverio Pepe, affiancato dal papà del regista, Francesco Coretti e dal bassista Paolo Braia. Ad interpretare il ruolo dei giornalisti, oltre ad alcune comparse, anche due pubblicisti materani, la conduttrice del Trm giornale Marcella Fontana e il “free-lance” Michele Capolupo. Azzeccatissima anche la scelta di assegnare la parte di due delinquenti a Paolo Irene e Raffaele Contini, quello di “Ciutt Ciutt ‘mnz alla chiozz” su Trm. Dopo aver concluso le scene materane gli attori si trasferiranno a Metaponto per girare alcune scene anche all’interno del Museo. “Il vaso di Pandora” – precisa ili regista e autore del film Geo Coretti – è una commedia all’italiana con un finale a sorpresa, che invita a riflettere sulla crisi che ha travolto l’economia mondiale. La presenza di due attori molto bravi come Maria Pia Autorino e Maurizio Nicolosi conferisce qualità al nostro prodotto cinematografico ma le soddisfazioni arrivano anche dai materani. Il clima è goliardico ma allo stesso tempo c’è grande rispetto per il nostro lavoro. E per questo ringrazio in anticipo tutti coloro che hanno deciso di sposare il nostro progetto”.
Michele Capolupo
Nelle foto un momento di pausa durante le riprese, il tavolo con Francesco Coretti, Saverio Pepe e Paolo Braia e il gruppo che ha "girato" a Palazzo Acito per "il vaso di Pandora".